Fabrizio De Simone

Ornellaia in verticale: la 2014

Ed eccoci di ritorno sulle note della verticale di Ornellaia organizzata da Doctor Wine all’inizio della Milano Wine Week 2020; oggi è il momento della quinta proposta:

Ornellaia 2014, l’Essenza.
34% Cabernet Sauvignon, 32% Merlot, 14% Cabernet Franc, 20% Petit Verdot.
Uve vinificate separatamente con fermentazione in acciaio e 18 mesi di maturazione in barrique di rovere per il 70% di primo passaggio.
Assemblaggio dei diversi vini quindi altri sei mesi di barrique e dodici mesi in bottiglia prima del commercio.

Alla vista rosso rubino intenso.
Il naso molto intenso, profondo ed elegante. Frutta rossa matura contornata da richiami di cioccolato e cioccolato bianco e da sfondo diversi terziari e piacevoli sfumature del legno.

In bocca ha un ingresso morbido ed avvolgente, molto equilibrato tra alcol, tannino e acidità.
In fase retrolfattiva non delude in termini di eleganza e riporta richiami fruttati e speziati con anche una piacevole vena balsamica.
Finale persistente e pulito.

Una referenza prodotta con un blend che si discosta parecchio dalle annate precedenti ma che risulta davvero piacevole.
Insieme ad Attemis (Friuli), Masseto (il vino più costoso d’Italia), Danzante e Luce della Vite (Montalcino), Ornellaia è una delle tenute tenute appartenenti alla famiglia Frescobaldi.
Fondata dal Marchese Lodovico Antinori nel 1981, la cantina è stata ufficialmente inaugurata nel mio anno: il 1989.
Nel 1999 una parte delle quote viene rilevata da Robert Mondavi, “patriarca” e “ambasciatore del vino” in California (artefice del celeberrimo ‘Opus One’ in collaborazione con il Barone di Rothschild), e nel 2002 il 50% delle quote vengono cedute alla Marchesi de’ Frescobaldi.
Nel 2005 Marchesi de’ Frescobaldi acquisisce la totalità delle quote e il Marchese Ferdinando Frescobaldi viene nominato presidente.
Sede a Bolgheri, la cantina è stata orientata alla produzione di Supertuscan di alta qualità.

I vigneti sono in prevalenza di Merlot e Cabernet Sauvignon.
Propone diverse referenze che andrò a riassumere di seguito:
Ornellaia Bogheri Doc Superiore Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il non plus ultra.
Le Serre Nuove dell’Ornellaia Bolgheri Doc Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il “fratello minore” dell’Onellaia Superiore.
Le Volte dell’Ornellaia Toscana Igt Rosso = Prevalentemente a base di Merlot, è il vino d’ingresso al mondo dei rossi della tenuta.

Poggio alle Gazze dell’Ornellaia Toscana Igp Bianco = Taglio di Sauvignon Blanc, Viognier, Vermentino e Verdicchio, il bianco strutturato.
Ornellaia Bianco Toscana Igt Bianco = Blend di Sauvignon Blanc e Viognier, è un vino bianco prodotto con vigneti esposti a Nord.

Ornus dell’Ornellaia Toscana Igt Bianco = Vendemmia tardiva di Petit Manseng del vigneto “Palmetta”, è prodotto in quantità estremamente limitata.
Eligo dell’Ornellaia Grappa Riserva = Grappa ottenuta dalle vinacce dell’Ornellaia e invecchiata esclusivamente nelle sue botti.
Volume in alcol —
Temperatura di servizio consigliata 16-18°C.
Consiglio di lasciar respirare il vino almeno una decina di minuti prima del servizio.
Calice consigliato: Ballon
Bolgheri (LI) è la zona d’elezione del taglio bordolese italiano.
Terreni con grande eterogeneità che spaziano da argillosi, sabbiosi marini, alluvionali e vulcanici.
Interessanti le note sulle diverse vendemmie, che vi andrò raccontando una per una nei rispettivi articoli:

La 2014 rappresenta la vendemmia più tardiva di sempre e una delle più lunghe di Ornellaia.
Si è caratterizzata per un inverno caldo e piovoso, seguito da una primavera mite e asciutta che ha permesso un regolare sviluppo vegetativo delle piante.
Luglio nella norma ma Agosto piovoso e freddo, si sono create condizioni molto difficili per la maturazione delle uve incrementando fortemente lo sviluppo di malattie.
Settembre e ottobre hanno visto condizioni climatiche ottimali per la maturazione dei grappoli ma la vendemmia ha richiesto una meticolosa selezione degli acini (alcuni vigneti hanno richiesto tre passaggi di vendemmia e tre passaggi sul tavolo di cernita).
La vendemmia si è conclusa il 22 Ottobre, divenendo la più tardiva di sempre.

VALUTAZIONE

4/5

ABBINAMENTO

Eleganza, avvolgenza e intensità, il tocco di una mano esperta… Tutto questo mi porta inesorabilmente a ricercare abbinamenti con piatti “da stellato” ed ecco quindi un primo e un secondo per enfatizzare al meglio l’esperienza.

Come primo: Risotto cime di rapa, anatra affumicata, cioccolato e ricotta
Chef Danilo Massa, Ristorante del Santo Bevitore.

Per secondo: Duo di Lepre.
Chef Peter Girtler, ristorante Gasthofstube Stafler.

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Ornellaia in verticale: la 2014

La Cantina

Insieme ad Attemis (Friuli), Masseto (il vino più costoso d’Italia), Danzante e Luce della Vite (Montalcino), Ornellaia è una delle tenute tenute appartenenti alla famiglia Frescobaldi.
Fondata dal Marchese Lodovico Antinori nel 1981, la cantina è stata ufficialmente inaugurata nel mio anno: il 1989.
Nel 1999 una parte delle quote viene rilevata da Robert Mondavi, “patriarca” e “ambasciatore del vino” in California (artefice del celeberrimo ‘Opus One’ in collaborazione con il Barone di Rothschild), e nel 2002 il 50% delle quote vengono cedute alla Marchesi de’ Frescobaldi.
Nel 2005 Marchesi de’ Frescobaldi acquisisce la totalità delle quote e il Marchese Ferdinando Frescobaldi viene nominato presidente.
Sede a Bolgheri, la cantina è stata orientata alla produzione di Supertuscan di alta qualità.

I vigneti sono in prevalenza di Merlot e Cabernet Sauvignon.
Propone diverse referenze che andrò a riassumere di seguito:
Ornellaia Bogheri Doc Superiore Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il non plus ultra.
Le Serre Nuove dell’Ornellaia Bolgheri Doc Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il “fratello minore” dell’Onellaia Superiore.
Le Volte dell’Ornellaia Toscana Igt Rosso = Prevalentemente a base di Merlot, è il vino d’ingresso al mondo dei rossi della tenuta.

Poggio alle Gazze dell’Ornellaia Toscana Igp Bianco = Taglio di Sauvignon Blanc, Viognier, Vermentino e Verdicchio, il bianco strutturato.
Ornellaia Bianco Toscana Igt Bianco = Blend di Sauvignon Blanc e Viognier, è un vino bianco prodotto con vigneti esposti a Nord.

Ornus dell’Ornellaia Toscana Igt Bianco = Vendemmia tardiva di Petit Manseng del vigneto “Palmetta”, è prodotto in quantità estremamente limitata.
Eligo dell’Ornellaia Grappa Riserva = Grappa ottenuta dalle vinacce dell’Ornellaia e invecchiata esclusivamente nelle sue botti.

La zona di produzione

Bolgheri (LI) è la zona d’elezione del taglio bordolese italiano.
Terreni con grande eterogeneità che spaziano da argillosi, sabbiosi marini, alluvionali e vulcanici.
Interessanti le note sulle diverse vendemmie, che vi andrò raccontando una per una nei rispettivi articoli:

La 2014 rappresenta la vendemmia più tardiva di sempre e una delle più lunghe di Ornellaia.
Si è caratterizzata per un inverno caldo e piovoso, seguito da una primavera mite e asciutta che ha permesso un regolare sviluppo vegetativo delle piante.
Luglio nella norma ma Agosto piovoso e freddo, si sono create condizioni molto difficili per la maturazione delle uve incrementando fortemente lo sviluppo di malattie.
Settembre e ottobre hanno visto condizioni climatiche ottimali per la maturazione dei grappoli ma la vendemmia ha richiesto una meticolosa selezione degli acini (alcuni vigneti hanno richiesto tre passaggi di vendemmia e tre passaggi sul tavolo di cernita).
La vendemmia si è conclusa il 22 Ottobre, divenendo la più tardiva di sempre.

Temperatura e gradazione alcolica

Volume in alcol —
Temperatura di servizio consigliata 16-18°C.
Consiglio di lasciar respirare il vino almeno una decina di minuti prima del servizio.
Calice consigliato: Ballon

VALUTAZIONE

4
9/10

ABBINAMENTO

Eleganza, avvolgenza e intensità, il tocco di una mano esperta… Tutto questo mi porta inesorabilmente a ricercare abbinamenti con piatti “da stellato” ed ecco quindi un primo e un secondo per enfatizzare al meglio l’esperienza.

Come primo: Risotto cime di rapa, anatra affumicata, cioccolato e ricotta
Chef Danilo Massa, Ristorante del Santo Bevitore.

Per secondo: Duo di Lepre.
Chef Peter Girtler, ristorante Gasthofstube Stafler.
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Fabrizio De Simone