Fabrizio De Simone

Ornellaia in verticale: la 2006

Eccoci con un nuovo appuntamento con la verticale di Ornellaia dal 1998 al 2017.
Oggi ti parlerò del secondo vino in degustazione, in ordine decrescente:
Ornellaia 2006, Archivio Storico.
56% Cabernet Sauvignon, 27% Merlot, 12% Cabernet Franc, 5% Petit Verdot.
Le uve sono state pigiate separatamente dando origine a 66 vini base diversi.
I vini sono stati quindi fatti maturare in barrique per un totale di 18 mesi (dopo i primi dodici sono stati assemblati per completare l’affinamento per i restanti sei).
Ancora dodici mesi di bottiglia e poi in commercio.

Alla vista si presenta rosso rubino intenso. Al naso è elegante e profondo. Si esprime con sentori di frutta rossa matura e richiami balsamici con una vena speziata.
Di sfondo un piacevole ricordo di canfora.

In bocca è davvero armonico, ha un’acidità ancora viva che si bilancia bene con corpo, morbidezza e tannino.
Anche qua, si sente il tocco di una mano esperta.
In retrolfattiva mantiene intensità ed eleganza. Percepisco aromi di frutta rossa matura, richiami balsamici e accenni speziati.
Inoltre, è maggiore l’impronta dei Cabernet e del Petit Verdot che si esprimono coi tipici sapori erbacei.
Il finale non è particolarmente persistente ma è pulito, piacevole. Lascia un bel ricordo.

Quest’annata mi ha stupito per l’armonia di gusto percepita durante l’analisi gustativa.
Come “armonico”, nella mia esperienza, ho giudicato pochissimi vini che forse si possono contare sulla punta delle dita.
Buono, piacevole e con ancora prospettive di evoluzione.
Insieme ad Attemis (Friuli), Masseto (il vino più costoso d’Italia), Danzante e Luce della Vite (Montalcino), Ornellaia è una delle tenute tenute appartenenti alla famiglia Frescobaldi.
Fondata dal Marchese Lodovico Antinori nel 1981, la cantina è stata ufficialmente inaugurata nel mio anno: il 1989.
Nel 1999 una parte delle quote viene rilevata da Robert Mondavi, “patriarca” e “ambasciatore del vino” in California (artefice del celeberrimo ‘Opus One’ in collaborazione con il Barone di Rothschild), e nel 2002 il 50% delle quote vengono cedute alla Marchesi de’ Frescobaldi.
Nel 2005 Marchesi de’ Frescobaldi acquisisce la totalità delle quote e il Marchese Ferdinando Frescobaldi viene nominato presidente.
Sede a Bolgheri, la cantina è stata orientata alla produzione di Supertuscan di alta qualità.

I vigneti sono in prevalenza di Merlot e Cabernet Sauvignon.
Propone diverse referenze che andrò a riassumere di seguito:
Ornellaia Bogheri Doc Superiore Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il non plus ultra.
Le Serre Nuove dell’Ornellaia Bolgheri Doc Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il “fratello minore” dell’Onellaia Superiore.
Le Volte dell’Ornellaia Toscana Igt Rosso = Prevalentemente a base di Merlot, è il vino d’ingresso al mondo dei rossi della tenuta.

Poggio alle Gazze dell’Ornellaia Toscana Igp Bianco = Taglio di Sauvignon Blanc, Viognier, Vermentino e Verdicchio, il bianco strutturato.
Ornellaia Bianco Toscana Igt Bianco = Blend di Sauvignon Blanc e Viognier, è un vino bianco prodotto con vigneti esposti a Nord.

Ornus dell’Ornellaia Toscana Igt Bianco = Vendemmia tardiva di Petit Manseng del vigneto “Palmetta”, è prodotto in quantità estremamente limitata.
Eligo dell’Ornellaia Grappa Riserva = Grappa ottenuta dalle vinacce dell’Ornellaia e invecchiata esclusivamente nelle sue botti.
Volume in alcol —
Temperatura di servizio consigliata 16-18°C.
Consiglio di lasciar respirare il vino almeno una mezzora prima del servizio.
Calice consigliato: Ballon
Bolgheri (LI) è la zona d’elezione del taglio bordolese italiano.
Terreni con grande eterogeneità che spaziano da argillosi, sabbiosi marini, alluvionali e vulcanici.
Interessanti le note sulle diverse vendemmie, che vi andrò raccontando una per una nei rispettivi articoli:

La 2006 si è caratterizzata per un inverno freddo e piovoso che hanno causato un ritardo nel germogliamento e nella fioritura.
L’estate è stata invece priva di precipitazioni e, fortunatamente, non ha avuto temperature eccessive.
Solo verso metà settembre hanno iniziato piogge insistenti che hanno rallentato di qualche giorno la maturazione dei Cabernet Sauvignon.

VALUTAZIONE

4/5

ABBINAMENTO

Anche in questo caso propongo un abbinamento con due piatti “da stellato”.

Come primo: Cappelli di pasta farciti di maiale nero casertano alle spezie d’Oriente, fonduta di parmigiano e tartufo nero d’Irpinia.
Chef Ernesto Iaccarino, Ristorante Don Alfonso 1890, due stelle.

Per secondo: “Piccione in due”.
Chef Marcello Corrado, Osteria Perillà, una stella.

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Ornellaia in verticale: la 2006

La Cantina

Insieme ad Attemis (Friuli), Masseto (il vino più costoso d’Italia), Danzante e Luce della Vite (Montalcino), Ornellaia è una delle tenute tenute appartenenti alla famiglia Frescobaldi.
Fondata dal Marchese Lodovico Antinori nel 1981, la cantina è stata ufficialmente inaugurata nel mio anno: il 1989.
Nel 1999 una parte delle quote viene rilevata da Robert Mondavi, “patriarca” e “ambasciatore del vino” in California (artefice del celeberrimo ‘Opus One’ in collaborazione con il Barone di Rothschild), e nel 2002 il 50% delle quote vengono cedute alla Marchesi de’ Frescobaldi.
Nel 2005 Marchesi de’ Frescobaldi acquisisce la totalità delle quote e il Marchese Ferdinando Frescobaldi viene nominato presidente.
Sede a Bolgheri, la cantina è stata orientata alla produzione di Supertuscan di alta qualità.

I vigneti sono in prevalenza di Merlot e Cabernet Sauvignon.
Propone diverse referenze che andrò a riassumere di seguito:
Ornellaia Bogheri Doc Superiore Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il non plus ultra.
Le Serre Nuove dell’Ornellaia Bolgheri Doc Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il “fratello minore” dell’Onellaia Superiore.
Le Volte dell’Ornellaia Toscana Igt Rosso = Prevalentemente a base di Merlot, è il vino d’ingresso al mondo dei rossi della tenuta.

Poggio alle Gazze dell’Ornellaia Toscana Igp Bianco = Taglio di Sauvignon Blanc, Viognier, Vermentino e Verdicchio, il bianco strutturato.
Ornellaia Bianco Toscana Igt Bianco = Blend di Sauvignon Blanc e Viognier, è un vino bianco prodotto con vigneti esposti a Nord.

Ornus dell’Ornellaia Toscana Igt Bianco = Vendemmia tardiva di Petit Manseng del vigneto “Palmetta”, è prodotto in quantità estremamente limitata.
Eligo dell’Ornellaia Grappa Riserva = Grappa ottenuta dalle vinacce dell’Ornellaia e invecchiata esclusivamente nelle sue botti.

La zona di produzione

Bolgheri (LI) è la zona d’elezione del taglio bordolese italiano.
Terreni con grande eterogeneità che spaziano da argillosi, sabbiosi marini, alluvionali e vulcanici.
Interessanti le note sulle diverse vendemmie, che vi andrò raccontando una per una nei rispettivi articoli:

La 2006 si è caratterizzata per un inverno freddo e piovoso che hanno causato un ritardo nel germogliamento e nella fioritura.
L’estate è stata invece priva di precipitazioni e, fortunatamente, non ha avuto temperature eccessive.
Solo verso metà settembre hanno iniziato piogge insistenti che hanno rallentato di qualche giorno la maturazione dei Cabernet Sauvignon.

Temperatura e gradazione alcolica

Volume in alcol —
Temperatura di servizio consigliata 16-18°C.
Consiglio di lasciar respirare il vino almeno una mezzora prima del servizio.
Calice consigliato: Ballon

VALUTAZIONE

4
9/10

ABBINAMENTO

Anche in questo caso propongo un abbinamento con due piatti “da stellato”.

Come primo: Cappelli di pasta farciti di maiale nero casertano alle spezie d’Oriente, fonduta di parmigiano e tartufo nero d’Irpinia.
Chef Ernesto Iaccarino, Ristorante Don Alfonso 1890, due stelle.

Per secondo: “Piccione in due”.
Chef Marcello Corrado, Osteria Perillà, una stella.
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