Fabrizio De Simone

Ornellaia in verticale: la 1998

Ho avuto il piacere di partecipare a questa verticale durante la presentazione della “Guida Essenziale ai Vini di Italia” di Doctor Wine (Daniele Cernilli), all’apertura della Milano Wine Week di questo sciagurato 2020.
Davvero una bella esperienza, oltre ad essere un’occasione unica, della quale da oggi, per i prossimi sei blog, ti voglio parlare.

In verticale sei vendemmie del celebre Ornellaia (famiglia Frescobaldi), partendo, come durante la degustazione guidata, dalla più storica alla più recente.

Ornellaia 1998 , direttamente dall’Archivio Storico.
60% Cabernet Sauvignon, 35% Merlot, 5% Cabernet Franc.
Fermentazione in parte in legno, in parte in acciaio, maturazione complessiva di 18 mesi in barrique di rovere francese 50% nuove e 50% secondo passaggio (dopo i primi 12 mesi il vino è stato assemblato ed è stato reintrodotto nelle barriques per proseguire l’affinamento nei restanti 6 mesi).
Altri 12 mesi in bottiglia e poi in vendita.

Alla vista rosso granato scarico e al naso profondo ed elegante.
Esprime aromi di cioccolato, spezie e lampone alle quali si accostano il peperone verde e la foglia di pomodoro, tipici del Cabernet Sauvignon.
In bocca corposo e rotondo. Preserva un’acidità ottimale e un tannino bel levigato, elegante.
Nell’insieme ha un equilibrio ottimale.
In retrolfattiva mantiene intensità ed eleganza. Percepisco aromi di caffè, cioccolato e ancora un richiamo a peperone e pomodoro.
Finale discretamente persistente e pulito.

Ho trovato la 1998 un’annata davvero interessante. Ha retto benissimo il tempo (d’altro canto non mi sarei aspettato di meno) preservando ancora un’ottima freschezza.
Si sente l’impronta in produzione di una mano esperta.
Insieme ad Attemis (Friuli), Masseto (il vino più costoso d’Italia), Danzante e Luce della Vite (ho recensito il Brunello di Montalcino la scorsa settimana), Ornellaia è una delle tenute tenute appartenenti alla famiglia Frescobaldi.
Fondata dal Marchese Lodovico Antinori nel 1981, la cantina è stata ufficialmente inaugurata nel mio anno: il 1989.
Nel 1999 una parte delle quote viene rilevata da Robert Mondavi, “patriarca” e “ambasciatore del vino” in California (artefice del celeberrimo ‘Opus One’ in collaborazione con il Barone di Rothschild), e nel 2002 il 50% delle quote vengono cedute alla Marchesi de’ Frescobaldi.
Nel 2005 Marchesi de’ Frescobaldi acquisisce la totalità delle quote e il Marchese Ferdinando Frescobaldi viene nominato presidente.
Sede a Bolgheri, la cantina è stata orientata alla produzione di Supertuscan di alta qualità.

I vigneti sono in prevalenza di Merlot e Cabernet Sauvignon.
Propone diverse referenze che andrò a riassumere di seguito:
Ornellaia Bogheri Doc Superiore Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il non plus ultra.
Le Serre Nuove dell’Ornellaia Bolgheri Doc Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il “fratello minore” dell’Onellaia Superiore.
Le Volte dell’Ornellaia Toscana Igt Rosso = Prevalentemente a base di Merlot, è il vino d’ingresso al mondo dei rossi della tenuta.

Poggio alle Gazze dell’Ornellaia Toscana Igp Bianco = Taglio di Sauvignon Blanc, Viognier, Vermentino e Verdicchio, il bianco strutturato.
Ornellaia Bianco Toscana Igt Bianco = Blend di Sauvignon Blanc e Viognier, è un vino bianco prodotto con vigneti esposti a Nord.

Ornus dell’Ornellaia Toscana Igt Bianco = Vendemmia tardiva di Petit Manseng del vigneto “Palmetta”, è prodotto in quantità estremamente limitata.
Eligo dell’Ornellaia Grappa Riserva = Grappa ottenuta dalle vinacce dell’Ornellaia e invecchiata esclusivamente nelle sue botti.
Volume in alcol —
Temperatura di servizio consigliata 16-18°C.
Consiglio di lasciar respirare il vino almeno una mezzora prima del servizio.
Calice consigliato: Ballon
Bolgheri (LI) è la zona d’elezione del taglio bordolese italiano.
Terreni con grande eterogeneità che spaziano da argillosi, sabbiosi marini, alluvionali e vulcanici.
Interessanti le note sulle diverse vendemmie, che vi andrò raccontando una per una nei rispettivi articoli:

La 1998 si è caratterizzata per un inverno con precipitazioni un po’ più abbondanti rispetto alle annate precedenti e una primavera un po’ più fresca. Da Maggio le temperature sono tornate nella media e dall’estate alla vendemmia il tempo è stato soleggiato, senza precipitazioni.
La vendemmia di Merlot ha avuto inizio durante la prima settimana di settembre mentre quella dei Cabernet è iniziata dopo la seconda metà di settembre, al termine della vendemmia del Merlot.

VALUTAZIONE

4.5/5

ABBINAMENTO

Vino di alta qualità, ottima annata e referenza importante: abbinamento con piatti “da stellato”.
Come primo: ravioli di faraona con salsa del suo arrosto e crema di piselli.
Chef Marcello Corrado, Osteria Perillà, una stella.

Per secondo: capretto al forno, caglio affumicato e insalate (non amare).
Chef Stefano Baiocco, Villa Feltrinelli, due stelle.

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Ornellaia in verticale: la 1998

La Cantina

Insieme ad Attemis (Friuli), Masseto (il vino più costoso d’Italia), Danzante e Luce della Vite (ho recensito il Brunello di Montalcino la scorsa settimana), Ornellaia è una delle tenute tenute appartenenti alla famiglia Frescobaldi.
Fondata dal Marchese Lodovico Antinori nel 1981, la cantina è stata ufficialmente inaugurata nel mio anno: il 1989.
Nel 1999 una parte delle quote viene rilevata da Robert Mondavi, “patriarca” e “ambasciatore del vino” in California (artefice del celeberrimo ‘Opus One’ in collaborazione con il Barone di Rothschild), e nel 2002 il 50% delle quote vengono cedute alla Marchesi de’ Frescobaldi.
Nel 2005 Marchesi de’ Frescobaldi acquisisce la totalità delle quote e il Marchese Ferdinando Frescobaldi viene nominato presidente.
Sede a Bolgheri, la cantina è stata orientata alla produzione di Supertuscan di alta qualità.

I vigneti sono in prevalenza di Merlot e Cabernet Sauvignon.
Propone diverse referenze che andrò a riassumere di seguito:
Ornellaia Bogheri Doc Superiore Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il non plus ultra.
Le Serre Nuove dell’Ornellaia Bolgheri Doc Rosso = Taglio di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot, è il “fratello minore” dell’Onellaia Superiore.
Le Volte dell’Ornellaia Toscana Igt Rosso = Prevalentemente a base di Merlot, è il vino d’ingresso al mondo dei rossi della tenuta.

Poggio alle Gazze dell’Ornellaia Toscana Igp Bianco = Taglio di Sauvignon Blanc, Viognier, Vermentino e Verdicchio, il bianco strutturato.
Ornellaia Bianco Toscana Igt Bianco = Blend di Sauvignon Blanc e Viognier, è un vino bianco prodotto con vigneti esposti a Nord.

Ornus dell’Ornellaia Toscana Igt Bianco = Vendemmia tardiva di Petit Manseng del vigneto “Palmetta”, è prodotto in quantità estremamente limitata.
Eligo dell’Ornellaia Grappa Riserva = Grappa ottenuta dalle vinacce dell’Ornellaia e invecchiata esclusivamente nelle sue botti.

La zona di produzione

Bolgheri (LI) è la zona d’elezione del taglio bordolese italiano.
Terreni con grande eterogeneità che spaziano da argillosi, sabbiosi marini, alluvionali e vulcanici.
Interessanti le note sulle diverse vendemmie, che vi andrò raccontando una per una nei rispettivi articoli:

La 1998 si è caratterizzata per un inverno con precipitazioni un po’ più abbondanti rispetto alle annate precedenti e una primavera un po’ più fresca. Da Maggio le temperature sono tornate nella media e dall’estate alla vendemmia il tempo è stato soleggiato, senza precipitazioni.
La vendemmia di Merlot ha avuto inizio durante la prima settimana di settembre mentre quella dei Cabernet è iniziata dopo la seconda metà di settembre, al termine della vendemmia del Merlot.

Temperatura e gradazione alcolica

Volume in alcol —
Temperatura di servizio consigliata 16-18°C.
Consiglio di lasciar respirare il vino almeno una mezzora prima del servizio.
Calice consigliato: Ballon

VALUTAZIONE

4.5
9/10

ABBINAMENTO

Vino di alta qualità, ottima annata e referenza importante: abbinamento con piatti “da stellato”.
Come primo: ravioli di faraona con salsa del suo arrosto e crema di piselli.
Chef Marcello Corrado, Osteria Perillà, una stella.

Per secondo: capretto al forno, caglio affumicato e insalate (non amare).
Chef Stefano Baiocco, Villa Feltrinelli, due stelle.
Dal mio Blog

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Fabrizio De Simone