Fabrizio De Simone

Mandois – Le Clos Mandois 2004

Gli Champagne non passano mai di moda.
Tutti li cercano, tutti li amano, tutti li bevono. Sono letteralmente sulla bocca di tutti.
Io ho avuto la fortuna di rappresentare ad un evento la cantina Mandois e quindi di presentare e degustare i suoi prodotti.
Oggi ti presento il suo fiore all’occhiello: Le Clos Mandois 2004, prodotto con Pinot Menunier in purezza.
Perchè ho focalizzato l’attenzione sul Pinot Meunier? Perchè, di questo vitigno in purezza, nella mia esperienza ne ho degustati davvero pochi. E’ in fase di crescita il suo utilizzo, ma ancora rallentato probabilmente dalla diceria che “non sarebbe idoneo al lungo invecchiamento”. Nel tempo, si dice, comprometterebbe l’equilibrio dello Champagne.
Ecco, direi che questo non è proprio il caso.

Extra brut, circa un terzo delle uve fermentato in botti di legno da 600 litri, di varie annate. Centoventi mesi sui lieviti.

Un vino di grande maturità ed austerità.
In bocca avvolgente ed equilibrato, elegante. Esprime note di frutta matura e frutta a guscio, con richiami minerali.
L’acidità è vestita e ben bilanciata, supportata da un buon livello di sapidità. La bollicina in bocca è morbida e setosa.
In retrolfattiva rimane persistente con aromi che richiamano quanto già avvertito al naso.
Il finale è piacevole e lascia un bel ricordo.
Un vino unico, tant’è che solo la 2008 è stata selezionata per continuare la linea “Le Clos”.
Mandois è una maison storica, con origini risalenti al 1735.
Dispone di 35 ettari vitati a Pierry, nella Cotes de Blancs, zona vocata per lo Chardonnay.
Ha poi altri vigneti a ridosso della Cote de Sézanne, area ove alleva Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier.
La cantina è interrata come anche l’enoteca di proprietà, costruita sotto la chiesa del villaggio.
Volume in alcol 12%
Temperatura di servizio consigliata 11-13°C.
Calice consigliato: Flute
La Champagne è la regione a Nord Est della Francia.
Fino a qualche anno fa, prima del surriscaldamento globale, era l’area vitivinicola di qualità più a Nord d’Europa e del Mondo. Oggi, si inizia a vinificare in maniera soddisfacente anche in Paesi come l’Inghilterra e la Svezia.
Potrei raccontarti di come si suddivide l’area, delle sottozone, delle premier crus, dei terreni e di altri fattori basilari ma invece ti dico una cosa che in molti ignorano.
La maggior parte delle persone, e anche qualche sommelier, sono convinti che nella Champagne i vitigni che compongono i celeberrimi vini siano unicamente Pinot Nero, Chardonnay e Pinot Meunier. Questi tre sono i principali ma, in realtà, ne vengono usati anche degli altri, in misura ovviamente ridotta, come ad esempio: Pinot Blanc, Pinot Gris, Arbane e Petit Meslier.

VALUTAZIONE

5/5

ABBINAMENTO

Le Clos Mandois 2004 è uno Champagne da meditazione ma non per questo non può essere abbinato, a piatti di una certa importanza.
Finger food di cucina fusion e gurmet sono a mio avviso i suoi abbinamenti corretti, contando anche l’elevato costo della bottiglia (a partire da 120 euro).
Per una cucina più tipica punterei su aragosta e ostriche, salmone e, perchè no, burro e caviale.
Sarei tentato di provarlo con stuzzichini che comprendano mozzarella di bufala o burrata. Lo proverei inoltre volentieri con del tartufo abbinato a uova, quaglia o lardo.

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Mandois – Le Clos Mandois 2004

La Cantina

Mandois è una maison storica, con origini risalenti al 1735.
Dispone di 35 ettari vitati a Pierry, nella Cotes de Blancs, zona vocata per lo Chardonnay.
Ha poi altri vigneti a ridosso della Cote de Sézanne, area ove alleva Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier.
La cantina è interrata come anche l’enoteca di proprietà, costruita sotto la chiesa del villaggio.

La zona di produzione

La Champagne è la regione a Nord Est della Francia.
Fino a qualche anno fa, prima del surriscaldamento globale, era l’area vitivinicola di qualità più a Nord d’Europa e del Mondo. Oggi, si inizia a vinificare in maniera soddisfacente anche in Paesi come l’Inghilterra e la Svezia.
Potrei raccontarti di come si suddivide l’area, delle sottozone, delle premier crus, dei terreni e di altri fattori basilari ma invece ti dico una cosa che in molti ignorano.
La maggior parte delle persone, e anche qualche sommelier, sono convinti che nella Champagne i vitigni che compongono i celeberrimi vini siano unicamente Pinot Nero, Chardonnay e Pinot Meunier. Questi tre sono i principali ma, in realtà, ne vengono usati anche degli altri, in misura ovviamente ridotta, come ad esempio: Pinot Blanc, Pinot Gris, Arbane e Petit Meslier.

Temperatura e gradazione alcolica

Volume in alcol 12%
Temperatura di servizio consigliata 11-13°C.
Calice consigliato: Flute

VALUTAZIONE

5
9/10

ABBINAMENTO

Le Clos Mandois 2004 è uno Champagne da meditazione ma non per questo non può essere abbinato, a piatti di una certa importanza.
Finger food di cucina fusion e gurmet sono a mio avviso i suoi abbinamenti corretti, contando anche l’elevato costo della bottiglia (a partire da 120 euro).
Per una cucina più tipica punterei su aragosta e ostriche, salmone e, perchè no, burro e caviale.
Sarei tentato di provarlo con stuzzichini che comprendano mozzarella di bufala o burrata. Lo proverei inoltre volentieri con del tartufo abbinato a uova, quaglia o lardo.
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