Fabrizio De Simone

Luce della Vite – Brunello 2015

Basta la foto per sapere di chi andremo a parlare oggi.
Montalcino, Tenuta Luce della Vite, famiglia Marchesi de’ Frescobaldi.
Bottiglia spaziale – io la trovo davvero bellissima – per un vino, il Brunello, di altrettanto interesse.
Sangiovese in purezza, due anni e sei mesi di maturazione in rovere di slavonia e due anni di riposto in bottiglia prima della vendita.

Colore rosso rubino carico, naso intenso ed elegante.
Inizialmente floreale, speziato e fruttato con richiami alla prugna e alla ciliegia, con l’areazione si apre e si percepiscono sentori più profondi di cioccolato e tabacco contornati da note balsamiche di erbe officinali.
In bocca è diretto: slanciato su un’acidità viva e un tannino importante, fa sentire a pieno la sua gioventù dando però una prospettiva di ottima maturazione.
In retrolfattiva ancora elegante e intenso. Riporta quanto già avvertito al naso con un prevalere di aromi speziati, balsamici e fruttati,
Il sorso si chiude con persistenza e pulizia, lascia un bel ricordo.

Un vino che non ho apprezzato solo io ma che prende anche bei riconoscimenti per l’annata 2015:
94/100 Wine Spectator
100/100 James Suckling.
Anche io do il mio voto:
4/5 oro Fabrizio De Simone
:D
Luce della Vite nasce nel 1993 da una collaborazione tra Marchesi de’ Frescobaldi e Robert Mondavi (“patriarca” e “ambasciatore del vino” in California).
Inizialmente ideata per la produzione di Supertuscan nella zona di Montalcino, col passare degli anni (nel 2003) arriva la decisione di onorare la zona con la produzione di un Brunello.
Oggi, 11 degli 88 ettari di terreno sono iscritti all’albo del “Brunello di Montalcino”.

Per il Brunello la cantina seleziona unicamente le uve del vigneto “Madonnino”. Non è prevista la versione “Riserva” ma il base in matura per sei mesi più in legno rispetto ai minimi da disciplinare, per acquisire maggior struttura.

Il riconoscibilissimo logo di Tenuta Luce della Vite è il sole. Si tratta dello stesso sole presente nella Chiesa di Santo Spirito a Firenze, che è la basilica sorta sui terreni donati da Lamberto Frescobaldi nel 1444, il quale fu anche uno dei finanziatori per la sua costruzione.
Il sole nella Basilica è appunto in onore dei Frescobaldi.
Volume in alcol 15,5%
Temperatura di servizio consigliata 16-18°C.
Consiglio di lasciar respirare il vino una ventina di minuti prima del servizio.
Calice consigliato: Ballon
Siamo nella zona Ovest di Montalcino. Si tratta di una parte calda ma molto ventilata, con un “corridoio” che passa tra le montagne e porta venti marini.
L’area privilegia di una buone escursioni termiche giornaliere e stagionali. Terreni prevalentemente a base di galestro.

Per un week end in zona Montalcino tra vigne, vini e cucina ecco qualche consiglio per un tour che vi resterà impresso:
www.fabriziodesimone.it/montalcino-la-collina-dai-tanti-volti/
www.fabriziodesimone.it/montalcino-la-collina-dai-tanti-volti-vol-2/

VALUTAZIONE

4,5/5

ABBINAMENTO

Ho avuto il piacere di degustare il Brunello Luce con una piccola selezione di salumi, formaggi e crostini direttamente dagli chef di Tenuta Castelgiondo (famiglia Frescobaldi, a due passi dalla cantina di Luce) e devo dire che in abbinamento l’ho trovato davvero eccezionale.
Detto questo, parliamo di Brunello quindi tannino, alcol e acidità sono assicurati, soprattutto nelle annate più recenti.
A casa lo abbinerei a dei Pinci senesi, un risotto in fonduta di formaggi oppure magari Pizzoccheri valtellinesi.
Come secondi piatti possiamo sbizzarrirci: bistecca alla Fiorentina o tagliata di manzo magari con scaglie di grana (evitando per entrambe cotture alla griglia).
Filetto di manzo al forno con riduzione di liquirizia o un filetto in crosta (stando però attenti all’utilizzo della senape).
Spezzatino di manzo, stufato o stracotto di asino, lepre in salmì, cervo o cinghiale con polenta o patate.
Si abbina bene a formaggi anche a pasta dura di medio/lunga stagionatura ed è ovviamente ottimo se bevuto “da meditazione”, accompagnato da pane, grissini o cracker.

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Luce della Vite – Brunello 2015

La Cantina

Luce della Vite nasce nel 1993 da una collaborazione tra Marchesi de’ Frescobaldi e Robert Mondavi (“patriarca” e “ambasciatore del vino” in California).
Inizialmente ideata per la produzione di Supertuscan nella zona di Montalcino, col passare degli anni (nel 2003) arriva la decisione di onorare la zona con la produzione di un Brunello.
Oggi, 11 degli 88 ettari di terreno sono iscritti all’albo del “Brunello di Montalcino”.

Per il Brunello la cantina seleziona unicamente le uve del vigneto “Madonnino”. Non è prevista la versione “Riserva” ma il base in matura per sei mesi più in legno rispetto ai minimi da disciplinare, per acquisire maggior struttura.

Il riconoscibilissimo logo di Tenuta Luce della Vite è il sole. Si tratta dello stesso sole presente nella Chiesa di Santo Spirito a Firenze, che è la basilica sorta sui terreni donati da Lamberto Frescobaldi nel 1444, il quale fu anche uno dei finanziatori per la sua costruzione.
Il sole nella Basilica è appunto in onore dei Frescobaldi.

La zona di produzione

Siamo nella zona Ovest di Montalcino. Si tratta di una parte calda ma molto ventilata, con un “corridoio” che passa tra le montagne e porta venti marini.
L’area privilegia di una buone escursioni termiche giornaliere e stagionali. Terreni prevalentemente a base di galestro.

Per un week end in zona Montalcino tra vigne, vini e cucina ecco qualche consiglio per un tour che vi resterà impresso:
www.fabriziodesimone.it/montalcino-la-collina-dai-tanti-volti/
www.fabriziodesimone.it/montalcino-la-collina-dai-tanti-volti-vol-2/

Temperatura e gradazione alcolica

Volume in alcol 15,5%
Temperatura di servizio consigliata 16-18°C.
Consiglio di lasciar respirare il vino una ventina di minuti prima del servizio.
Calice consigliato: Ballon

VALUTAZIONE

4,5
9/10

ABBINAMENTO

Ho avuto il piacere di degustare il Brunello Luce con una piccola selezione di salumi, formaggi e crostini direttamente dagli chef di Tenuta Castelgiondo (famiglia Frescobaldi, a due passi dalla cantina di Luce) e devo dire che in abbinamento l’ho trovato davvero eccezionale.
Detto questo, parliamo di Brunello quindi tannino, alcol e acidità sono assicurati, soprattutto nelle annate più recenti.
A casa lo abbinerei a dei Pinci senesi, un risotto in fonduta di formaggi oppure magari Pizzoccheri valtellinesi.
Come secondi piatti possiamo sbizzarrirci: bistecca alla Fiorentina o tagliata di manzo magari con scaglie di grana (evitando per entrambe cotture alla griglia).
Filetto di manzo al forno con riduzione di liquirizia o un filetto in crosta (stando però attenti all’utilizzo della senape).
Spezzatino di manzo, stufato o stracotto di asino, lepre in salmì, cervo o cinghiale con polenta o patate.
Si abbina bene a formaggi anche a pasta dura di medio/lunga stagionatura ed è ovviamente ottimo se bevuto “da meditazione”, accompagnato da pane, grissini o cracker.
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