Pinot nero in purezza imbottigliato da Ca. di Ca. di Casteggio (che vuol dire Cantina di Casteggio – Pavia).
Non viene specificata la provenienza sui lieviti e pertanto mi rifaccio al disciplinare di produzione che prevede una maturazione minima di 15 mesi.
Alla vista si presenta con un colore dorato intenso, luminoso e un perlage molto persistente anche se con una bolla non particolarmente fine.
Al naso non offre grande intensità e nemmeno troppa profondità ma, nel complesso, gli aromi sono piacevoli ed eleganti. Da una prima olfazione percepisco note di fiori appassiti e frutta a guscio ai quali fanno seguito richiami agrumati ed una leggera venatura minerale.
Con l’areazione, avverto di fondo delle nuance di crosta di pane, tipiche della spumantistica metodo classico.
In bocca, ha un ingresso corposo, morbido, caldo ed avvolgente, aiutato da un residuo zuccherino presente ma non eccessivo, ottimamente bilanciato da una fresca e viva acidità.
Bella la sapidità e anche l’espressione del perlage risulta piacevole malgrado in ingresso sia leggermente irruente. Col passare di qualche secondo tende comunque ad ammorbidirsi e ad avvolgere la lingua risultando vellutata.
Da elogiare il fatto che il palato rimane molto pulito.
In retrolfattiva non acquista più di quanto avvertito al naso: le percezioni aromatiche rimangono poco intense e non particolarmente profonde ma comunque piacevolmente eleganti.
Anche i sapori restano fedeli: frutta a guscio, fiori secchi, richiami minerari e ritorni agrumati.
Poco persistente il finale di bocca e piacevolmente amarognolo, invoglia il nuovo sorso.