Fabrizio De Simone

La Corona – Moscatello della Trefaldina

Il Moscato di Scanzo è un’uva tutta nostra.
Presente fondamentalmente solo in Lombardia, è nota per essere protagonista di quella che è stata fino ad un anno fa la Docg più piccola di Italia.
E se di per se il Moscato di Scanzo Docg è un vino introvabile per chiunque non sappia dove andare a comprarlo, oggi vi parlo di una versione ancora più introvabile: il Moscatello della Trefaldina vdt della cantina La Corona.
La Corona è stata una delle prime cantine che ho conosciuto quando ho intrapreso questo percorso di-vino.
E’ una piccola realtà – tra le più piccole della già più piccola Docg d’Italia – che ha come conduttore comune nei suoi vini “l’essere diretto”.
Vini precisi, dritti come spade che arrivano dove devono arrivare.
Una produzione limitata a 6 referenze che vede come punta di diamante il Moscato di Scanzo Docg e come altre peculiarità la Grappa di Moscato, il Moscato Giallo, il taglio bordolese che io definisco “lo sbagliato” (un pò come il famoso cocktail perchè fa solo acciaio e non vede neanche lontanamente l’ombra del legno) e una singolare birra al Moscato.
Il Moscatello della Trefaldina è un vino che io definisco “simpatico” perchè ci regala sempre una sorpresa. Un pò come lo zio che a Natale ci accoglie dicendoci di non averci fatto alcun regalo ma poi tira fuori il pacchetto più grosso mai visto e noi, bambini, rimaniamo ammaliati da quella meraviglia. Ecco, il Moscatello della Trefaldina è un vino “bella zio”.
Vendemmia 2018, solo acciaio, vinificato con uve di Moscato di Scanzo non passite (ottimo modo per comprenderne la potenzialità).
Il colore è un rosso porpora luminoso e la parte olfattiva è intrigante.
E’ aromatico e diretto, i sentori spaziano dalla frutta rossa matura con richiami all’uva e alla prugna su uno sfondo floreale, balsamico e minerale. Fa da contorno una nota speziata ed una parvenza dolce, che ci farà La Sorpresa in degustazione.
In bocca, infatti, una rivoluzione.
Completamente secco ha una fresca e piacevole predominanza acida che, a mo’ di spada, solca il palato. Non manca comunque di corpo e rotondità e il risultato è un sorso equilibrato.
In retrolfattiva è piacevole. Intenso ed armonico nei sapori, esprime in principio quando già avvertito al naso con un accentuarsi degli aromi balsamici e floreali. Molto persistente, si chiude con freschezza e pulizia lasciando un buon ricordo in continua evoluzione.

Un vino interessante, il contrasto tra la parvenza dolce degli aromi olfattivi e la totale secchezza al palato crea un bel giochino.
Un’ottima sorpresa da fare all’amico sommelier o appassionato, per trarlo in inganno.
12,5% del volume in alcol.
Temperatura di servizio consigliata 14-16°C.
Calice consigliato: Borgogna.
Il retrogusto piacevole e prevalenza acida lo rendono interessante per l’abbinamento.
Dati i particolari sapori che prendono vita in retrolfattiva, il Moscatello della Trefaldina è un vino col quale sbizzarrirsi per trovare l’accostamento più stravagante.
Vista la sua natura singolare, rischierei parecchio e lo affiancherei a preparazioni un pò spinte come ad esempio maialino rosolato al miele con patate e una riduzione di frutti di bosco oppure ravioli di magro burro e salvia con l’aggiunta di more o, ancora, un risotto ai formaggi con salsa di mirtilli.

Insomma, bisogna giocare anche un pò per divertirsi e spingersi oltre i canoni convenzionali. Fammi sapere a cosa lo hai abbinato tu e com’è andata.

VALUTAZIONE

4/5

PREZZO

13€

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La Corona – Moscatello della Trefaldina

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La Cantina

La Corona è stata una delle prime cantine che ho conosciuto quando ho intrapreso questo percorso di-vino.
E’ una piccola realtà – tra le più piccole della già più piccola Docg d’Italia – che ha come conduttore comune nei suoi vini “l’essere diretto”.
Vini precisi, dritti come spade che arrivano dove devono arrivare.
Una produzione limitata a 6 referenze che vede come punta di diamante il Moscato di Scanzo Docg e come altre peculiarità la Grappa di Moscato, il Moscato Giallo, il taglio bordolese che io definisco “lo sbagliato” (un pò come il famoso cocktail perchè fa solo acciaio e non vede neanche lontanamente l’ombra del legno) e una singolare birra al Moscato.
Pagina non trovata – Fabrizio De Simone – Sommelier

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La zona di produzione

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Temperatura e gradazione alcolica

12,5% del volume in alcol.
Temperatura di servizio consigliata 14-16°C.
Calice consigliato: Borgogna.

VALUTAZIONE

4
9/10

ABBINAMENTO

Il retrogusto piacevole e prevalenza acida lo rendono interessante per l’abbinamento.
Dati i particolari sapori che prendono vita in retrolfattiva, il Moscatello della Trefaldina è un vino col quale sbizzarrirsi per trovare l’accostamento più stravagante.
Vista la sua natura singolare, rischierei parecchio e lo affiancherei a preparazioni un pò spinte come ad esempio maialino rosolato al miele con patate e una riduzione di frutti di bosco oppure ravioli di magro burro e salvia con l’aggiunta di more o, ancora, un risotto ai formaggi con salsa di mirtilli.

Insomma, bisogna giocare anche un pò per divertirsi e spingersi oltre i canoni convenzionali. Fammi sapere a cosa lo hai abbinato tu e com’è andata.
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