Fabrizio De Simone

Corteforte – Il Recioto Amandorlato

Il Recioto è storicamente il vero principe della Valpolicella.
Un vino passito, dolce, vellutato, oggi quasi difficile da trovare fuori zona a causa di un ribasso della richiesta e di una quotazione piuttosto elevata dovuta alle difficili condizioni di produzione.
Se il Recioto della Valpolicella potrebbe quindi quasi rientrare tra gli “introvabili”, il Recioto Amandorlato non può non avere un suo preciso spazio.
Il Recioto Amandorlato non è una new entry, ma una versione storica che sta tornando in voga sulla scia degli attuali gusti di mercato.
Come già richiamato dal nome, altri non è che un Recioto con residuo zuccherino più contenuto, che fa da punto di congiunzione tra Recioto “tradizionale” e Amarone.
Oggi è lui il mio protagonista: ecco quindi il Recioto Amandorlato Classico Dop vendemmia 2016 della cantina Corteforte.
Corteforte è una cantina della Valpolicella Classica, zona Fumane, sita all’interno di un’antica fortificazione del 1400.
Anche lei, come me, segna la sua data di nascita nel 1989; dal 2018 è certificata Bio.
All’interno della struttura ospita l’agriturismo con camere in tema antico e ristorante con cucina tipica “Enoteca della Valpolicella”, che vanta recensioni di tutto rispetto.
Veniamo al vino.
Il Recioto Amandorlato potrebbe essere considerato l’effettivo padre dell’Amarone, in quanto storicamente apprezzato da chi non amava il Recioto “tradizionale” perchè troppo dolce.
Il nome Amandorlato deriva dal suo minore residuo zuccherino o, per alcuni, da un suo aroma tipico di mandorla.
Per la sua produzione, Corteforte usa un blend composto per il 65% da Corvina e Corvinone, 25% Rondinella e il restante 10% da uve Molinara, poste in appassimento sino a Febbraio dell’anno successivo la raccolta.
Ovviamente, vengono selezionate le parti più esterne del grappolo ossia le “orecchie” (da cui “recia”, quindi ‘Recioto’).
In seguito all’appassimento, fermentazione in acciaio fino ad Aprile (a differenza del Recioto “tradizionale”, per l’Amandorlato vengono aumentati i giorni di fermentazione in modo da ridurre il residuo zuccherino) e si prosegue con una maturazione di 18 mesi in botti di legno e un affinamento di almeno un anno in bottiglia.

Il colore è della tonalità che ci piace: rosso rubino dai riflessi granati.
Al naso è intenso, complesso ed elegante. Si apre con sentori di frutta dolce tendente alla confettura che con l’areazione evolve su una percezione più balsamica.
Arriva poi la spezia e un richiamo di cuoio e pellame.
Come sfondo una componente eterea contornata da una vena ematica.
Si chiude con un ricordo di liquirizia.
Molto piacevole.
In bocca è equilibrato. Ha un ingresso corposo e avvolgente, vellutato. Il residuo zuccherino (50 g/l) si percepisce ma è ben bilanciato da una freschezza acida importante e dal tannino maturo e armonico.
Ancora elegante e intenso in retrolfattiva, i sapori vergono nuovamente sulla frutta matura e sulla confettura ma sul finale ecco comparire il sapore amandorlato, ritenuto tipico per questa tipologia di vino.
Finale persistente e pulito, lascia un buon ricordo.
14,5% del volume in alcol.
Temperatura di servizio consigliata 14-16°C.
Calice consigliato: Borgogna.
Quando si pensa all’abbinamento con vini come il Recioto Amandorlato, bisogna tenere conto del suo residuo zuccherino.
Per questo gli accostamenti considerati più giusti sarebbero con pasticceria secca, crostate e cioccolato fondente.
Tuttavia, considerate tutte le caratteristiche nel complesso, io azzarderei col proporlo con primi e secondi piatti di struttura quali, ad esempio, gnocchi al Gorgonzola o ai quattro formaggi, tagliatelle con ragù di cervo, stracotto d’asino, brasato di cinghiale o fagiano in salmì.
Logicamente, è un vino che non stona se bevuto da meditazione e in abbinamento a formaggi stagionati e piccanti.

VALUTAZIONE

4/5

PREZZO

25€ – (Bottiglia da 500 ml)

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Corteforte – Il Recioto Amandorlato

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La Cantina

Corteforte è una cantina della Valpolicella Classica, zona Fumane, sita all’interno di un’antica fortificazione del 1400.
Anche lei, come me, segna la sua data di nascita nel 1989; dal 2018 è certificata Bio.
All’interno della struttura ospita l’agriturismo con camere in tema antico e ristorante con cucina tipica “Enoteca della Valpolicella”, che vanta recensioni di tutto rispetto.
Pagina non trovata – Fabrizio De Simone – Sommelier

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La zona di produzione

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Temperatura e gradazione alcolica

14,5% del volume in alcol.
Temperatura di servizio consigliata 14-16°C.
Calice consigliato: Borgogna.

VALUTAZIONE

4
9/10

ABBINAMENTO

Quando si pensa all’abbinamento con vini come il Recioto Amandorlato, bisogna tenere conto del suo residuo zuccherino.
Per questo gli accostamenti considerati più giusti sarebbero con pasticceria secca, crostate e cioccolato fondente.
Tuttavia, considerate tutte le caratteristiche nel complesso, io azzarderei col proporlo con primi e secondi piatti di struttura quali, ad esempio, gnocchi al Gorgonzola o ai quattro formaggi, tagliatelle con ragù di cervo, stracotto d’asino, brasato di cinghiale o fagiano in salmì.
Logicamente, è un vino che non stona se bevuto da meditazione e in abbinamento a formaggi stagionati e piccanti.
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