Fabrizio De Simone

Camperchi – La Chiusa 2015, un Supertuscan Aretino.

I Supertuscan sono tra i vini italiani più noti anche all’estero, risultato di vitigni autoctoni toscani (in primis il Sangiovese) in assemblaggio agli internazionali quali Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Cabernet Franc e Petit Verdot.
Per poterne degustare di ottimi non serve necessariamente andare dalle cantine più blasonate ma basta conoscere i produttori giusti, e alle volte è la fortuna a guidarci.
E’ stata infatti la mia buona stella a portarmi tra le amorevoli bottiglie della Cantina Camperchi e oggi accendo i riflettori su ‘La Chiusa’, Toscana Igp, vendemmia 2015.

Nata da un blend di Sangiovese al 70%, Merlot, Petit Verdot e Cabernet Sauvignon, La Chiusa è una Limited Edition della categoria “Campidivini” (in richiamo alle origini del nome di Camperchi).
E’ imbottigliata in seguito ad una maturazione di 12 mesi che vede, nel rispetto delle diverse esigenze dei vitigni, il Sangiovese in tonneau, il Merlot in barrique e l’acciaio per quanto riguarda Petit Verdot e Cabernet Sauvignon.

Colore rosso rubino e un naso che offre eleganza e intensità.
Di primo impatto si avverte una importante componente eterea e di frutta sotto spirito, che lascia poi spazio a sentori più fruttati dai richiami alla ciliegia, alla prugna e un tocco di mora. Con l’areazione arrivano quindi le note speziate capeggiate dai chiodi di garofano e dal pepe nero, alle quali si associa una vena balsamica e un’aroma di timo. Chiude lo spettro olfattivo un sentore più profondo che a me ha ricordato la castagna.
In bocca acidità e tannino si spalleggiano e prendono il sopravvento forti della loro gioventù. Si fa quindi sentire la glicerina ripristinando l’ordine e lasciando un palato fresco e vivo, con un gran potenziale di invecchiamento.
In retrolfattiva il sapore è intenso e non si perde in termini di eleganza. Riporta quanto già avvertito al naso con un implementarsi degli aromi di cioccolato e cuoio con un velo di tostatura.
Persistente e piacevolmente amarognolo il finale, invoglia a berne e riberne.

Un vino in piena evoluzione dalle grandi premesse e prospettive, merita uno dei miei rari 4,5 punti su 5, bronzo. Sono curioso di riprovarlo tra qualche annetto.
Per ora, complimenti!
Camperchi è una cantina del 2006 con sede in provincia di Arezzo.
200 ettari di terreno di cui 24 vitati, per una produzione complessiva di circa 200 mila bottiglie divise tra diciotto referenze.
Ho trovato la loro proposta molto interessante sia per quanto riguarda i vini rossi, sia per le due referenze bianche.
In particolare mi ha stupito il ‘Il Corniolo’, blend di Sauvignon Blanc e Grechetto, la cui recensione è disponibile su Instagram (www.instagram.com/p/CGUZf1JHLH3/?utm_source=ig_web_copy_link) e Facebook (www.facebook.com/photo?fbid=340976276982688&set=a.128161801597471).
Volume in alcol 14,5%
Temperatura di servizio consigliata 16-18°C.
Consiglio di lasciar respirare il vino una decina di minuti prima del servizio.
Calice consigliato: Ballon
Arezzo non è di certo la provincia di riferimento quando si pensa alla Toscana eppure, buon sangue non mente.
E se la provincia di Livorno è la rievocazione italiana di Bordeaux, Arezzo risponde a tono valorizzando il Syrah e richiamando quindi la Valle del Rodano.
La cantina Camperchi si erge su colline tra i 400 e i 600 metri s.l.m. con esposizione prevalente verso Sud.
Clima continentale e terreni prevalentemente rocciosi.

VALUTAZIONE

4.5/5

ABBINAMENTO

La Chiusa 2015 è un vino di struttura e come tale richiede un abbinamento di pari importanza.
Gnocchi in crema di formaggio, un risotto con ossobuco o magari ravioli di carne al brasato possono essere ottimi esempi di primi piatti.
Come secondo proporrei una faraona al forno con tartufo e patate, uno stracotto d’asino o un più classico filetto alla Rossini o alla bordolese (preparato con vino e brodo addensati).
Ottimo anche da bersi come vino da meditazione, o accompagnato da grissini fatti in casa, formaggi e crostone di pane caldo con lardo di colonnata.

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Camperchi – La Chiusa 2015, un Supertuscan Aretino.

La Cantina

Camperchi è una cantina del 2006 con sede in provincia di Arezzo.
200 ettari di terreno di cui 24 vitati, per una produzione complessiva di circa 200 mila bottiglie divise tra diciotto referenze.
Ho trovato la loro proposta molto interessante sia per quanto riguarda i vini rossi, sia per le due referenze bianche.
In particolare mi ha stupito il ‘Il Corniolo’, blend di Sauvignon Blanc e Grechetto, la cui recensione è disponibile su Instagram (www.instagram.com/p/CGUZf1JHLH3/?utm_source=ig_web_copy_link) e Facebook (www.facebook.com/photo?fbid=340976276982688&set=a.128161801597471).

La zona di produzione

Arezzo non è di certo la provincia di riferimento quando si pensa alla Toscana eppure, buon sangue non mente.
E se la provincia di Livorno è la rievocazione italiana di Bordeaux, Arezzo risponde a tono valorizzando il Syrah e richiamando quindi la Valle del Rodano.
La cantina Camperchi si erge su colline tra i 400 e i 600 metri s.l.m. con esposizione prevalente verso Sud.
Clima continentale e terreni prevalentemente rocciosi.

Temperatura e gradazione alcolica

Volume in alcol 14,5%
Temperatura di servizio consigliata 16-18°C.
Consiglio di lasciar respirare il vino una decina di minuti prima del servizio.
Calice consigliato: Ballon

VALUTAZIONE

4.5
9/10

ABBINAMENTO

La Chiusa 2015 è un vino di struttura e come tale richiede un abbinamento di pari importanza.
Gnocchi in crema di formaggio, un risotto con ossobuco o magari ravioli di carne al brasato possono essere ottimi esempi di primi piatti.
Come secondo proporrei una faraona al forno con tartufo e patate, uno stracotto d’asino o un più classico filetto alla Rossini o alla bordolese (preparato con vino e brodo addensati).
Ottimo anche da bersi come vino da meditazione, o accompagnato da grissini fatti in casa, formaggi e crostone di pane caldo con lardo di colonnata.
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