Fabrizio De Simone

Assoviuno – “Ardito”, lo Sforzato Chinato

Eheheh quanti di voi hanno avuto il piacere di assaggiare uno Sforzato chinato?
Inutile raccontarsela, l’Ardito vuole essere una replica dell’unica Docg aromatizzata di Italia: il Barolo Chinato ed infatti il suo ideatore, Matteo Tarotelli, l’ha realizzato in collaborazione con una (non meglio specificata) cantina langarola.

Oggi vi presento l’introvabile Ardito della cantina Assoviuno di Matteo Tarotelli.
Buona degustazione!
Assoviuno è una piccola realtà valtellinese che si trova nel comune di Berbenno di Valtellina.
Il suo titolare Matteo Tarotelli ha – tra gli altri – il pregio di aver contribuito a far riconoscere giuridicamente la sua sottozona ‘Maroggia ‘ nel 2002.
Una curiosità è che l’area del Maroggia – come in realtà tutta la Valtellina – è stata lasciata al degrado e soffre del problema degli animali selvatici che si nutrono dei germogli e delle uve. A questo, Matteo ha ovviato lasciando alcuni filari “a perdere”, cioè abbandonadoli alla mercé di cervi e compari.

Il motto “Questa terra non è mia né tua ma è nostra, siamo solo dei custodi. Vivi l’esperienza gioiosa della natura” ben esprime la filosofia aziendale.
L’Ardito è uno Sforzato chinato. Questo vuol dire che il vino base è uno Sforzato Docg (prodotto con sole uve di Chiavennasca, affinato per sei mesi in acciaio e per trenta mesi in barrique) al quale vengono aggiunti zucchero e alcol e vengono messe in infusione una miscela di diverse erbe e spezie tra le quali fa ovviamente capolino la china.
Una piccola curiosità è che la versione aromatizzata dello Sforzato non è riconosciuta dal disciplinare di produzione e, pertanto, non può fregiarsi della Docg ma deve necessariamente essere commercializzato come Vino Aromatizzato.

Alla vista non discosta dal tipico colore dei vini “figli del Nebbiolo” ossia rosso granato scarico.
Decisamente più interessanti sono invece gli aspetti olfattivo e gustativo.

Al naso è intenso ed elegante. Presenta una discreta complessità con sentori che passano dalla china, alle erbe di campo ed a richiami balsamici, Seguono poi note eteree, di cipria ed una distinta percezione di rosmarino.

In bocca ha un ingresso corposo ed avvolgente con una discreta morbidezza un tantino però sbilanciata dalla trama tannica ancora indubbiamente troppo giovane. “E che cosa pretendi Fabri? E’ pur sempre una base Sforzato.. Ha bisogno dei suoi tempi per maturare!” (Verissimo ma non ho saputo resistere tanto a lungo..).

In retrolfattiva rimane intenso ed elegante con gli stessi aromi percepiti al naso.
Il finale è persistente e piacevolmente amaro.
16% del volume in alcol.
Temperatura di servizio consigliata 14-16°C.
Calice consigliato: Ballon.
L’Ardito si presta ad abbinamenti classici come carni con lunghe cotture e spezie (salmì, brasato, goulash) oppure formaggi di medio o lunga stagionatura a pasta dura o molle, formaggi erborinati e formaggi aromatizzati.
Può essere anche abbinato ad alcuni dessert, principalmente a base di frutta secca, purchè non siano eccessivamente dolci (a tal proposito, come esempio, lo proverei con il pandolce genovese).
Per azzardare un pò lo proporrei con un risotto o un secondo aromatizzato con frutti di bosco e cioccolato fondente.
Ovviamente, è ottimo anche bevuto “da meditazione”.

VALUTAZIONE

4/5

PREZZO

24 €

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Assoviuno – “Ardito”, lo Sforzato Chinato

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La Cantina

Assoviuno è una piccola realtà valtellinese che si trova nel comune di Berbenno di Valtellina.
Il suo titolare Matteo Tarotelli ha – tra gli altri – il pregio di aver contribuito a far riconoscere giuridicamente la sua sottozona ‘Maroggia ‘ nel 2002.
Una curiosità è che l’area del Maroggia – come in realtà tutta la Valtellina – è stata lasciata al degrado e soffre del problema degli animali selvatici che si nutrono dei germogli e delle uve. A questo, Matteo ha ovviato lasciando alcuni filari “a perdere”, cioè abbandonadoli alla mercé di cervi e compari.

Il motto “Questa terra non è mia né tua ma è nostra, siamo solo dei custodi. Vivi l’esperienza gioiosa della natura” ben esprime la filosofia aziendale.
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La zona di produzione

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Temperatura e gradazione alcolica

16% del volume in alcol.
Temperatura di servizio consigliata 14-16°C.
Calice consigliato: Ballon.

VALUTAZIONE

4
9/10

ABBINAMENTO

L’Ardito si presta ad abbinamenti classici come carni con lunghe cotture e spezie (salmì, brasato, goulash) oppure formaggi di medio o lunga stagionatura a pasta dura o molle, formaggi erborinati e formaggi aromatizzati.
Può essere anche abbinato ad alcuni dessert, principalmente a base di frutta secca, purchè non siano eccessivamente dolci (a tal proposito, come esempio, lo proverei con il pandolce genovese).
Per azzardare un pò lo proporrei con un risotto o un secondo aromatizzato con frutti di bosco e cioccolato fondente.
Ovviamente, è ottimo anche bevuto “da meditazione”.
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